Piroscafo Luciano Wreck

SS Luciano

La Luciano è una nave appartenente al Compartimento Marittimo di Venezia. Fu inizialmente acquistata dagli inglesi e poi Venezia ne prese il controllo, utilizzandola come mezzo di trasporto militare. Fu attaccata dagli inglesi e affondò nel 1941 con a bordo 2000 tonnellate di munizioni.

 


Questo piroscafo da carico fu costruito in Gran Bretagna dalla Earle's Shipbuilding & Engineering Company Ltd. di Hull e fu completato nell'agosto del 1913 con il nome di Maronian,

Nel 1938, il piroscafo fu acquistato dalla società veneziana Servizi Marittimi Eugenio Szabados e ribattezzato Luciano. A seguito dell'entrata in guerra dell'Italia il 10 giugno 1940 e della conseguente necessità di navi mercantili per il trasporto di materiale bellico, il 19 dicembre fu requisito dalla Regia Marina, senza essere iscritto al corpo ausiliario della Marina.

Dopo aver effettuato quattro viaggi tra la Puglia e l'Albania per trasportare rifornimenti al Regio Esercito, l'8 aprile 1941 partì il quinto, che sarebbe stato l'ultimo della nave mercantile.


La presenza di diverse navi italiane nei pressi della città albanese spinse gli inglesi a organizzare un nuovo raid aereo e così, alle 00:40 del 15 aprile, sette biplani Fairey "Swordfish" dell'815° Squadrone Aereo Navale della Fleet Air Arm, comandati dal Tenente di Vascello Frederick Michael Alexander Torrens-Spence, decollarono dall'aeroporto greco di Paramythia. Non riuscendo a individuare le navi ormeggiate di fronte a Valona perché nascoste da cortine di nebbia, i velivoli si diressero verso la zona di Ducati, nella parte meridionale della baia, e avvistarono alcune delle unità lì ancorate.

Quel giorno, il Luciano e il piroscafo Goffredo Mameli, con a bordo un carico di 3.594 tonnellate di provviste e 3.685 tonnellate di munizioni per il Regio Esercito italiano, lasciarono Brindisi e fecero rotta verso Valona, protetti dall'incrociatore ausiliario Brioni.

Alla Luciano, al comando del capitano istriano Marco Martinoll, fu ordinato di gettare l'ancora e di scaricare il materiale di fronte a Pasha Limani, nella parte più sud-occidentale della baia di Valona, a causa della natura pericolosa dei materiali trasportati.

All'1:05 del mattino il piroscafo Stampalia fu colpito da un siluro e poco dopo un'arma simile colpì il Luciano, facendo esplodere gran parte delle oltre 2.000 tonnellate di munizioni ancora a bordo. L'esplosione della nave provocò un'onda che raggiunse un'altezza di 4 metri; i relitti furono sparsi a centinaia di metri di distanza e addirittura un paio di questi, del peso di 2 tonnellate ciascuno, furono rinvenuti a circa 800 metri dal Luciano.

Molti dei proiettili stivati sulla nave furono scagliati lontano dal piroscafo e quattro navi furono danneggiate dallo spostamento d'aria causato dall'esplosione del Luciano e dei suoi relitti.

La difesa contraerea italiana abbatté uno "Swordfish" e il suo equipaggio fu fatto prigioniero.

Dei 35 uomini che si trovavano a bordo del Luciano al momento dell'attacco, 24 perirono; il relitto del piroscafo giace su un fondale sabbioso di 26 metri e ciò che resta del suo ponte si trova a 14 metri dalla superficie.

Nelle vicinanze si trovano ancora i resti e i relitti di una scialuppa di salvataggio rovesciata e, nonostante il relitto del piroscafo e parte del fondale marino siano stati bonificati tra il 2000 e il 2010 da operai della Marina albanese, si possono ancora trovare proiettili di artiglieria e cartucce per armi leggere.



Cantiere:

Earle's Shipbuilding Company Ltd., Hull (Regno Unito)

e Ingegneria

Data di lancio: 18 giugno 1913 (con il nome di Maronian)

Data di messa in servizio: agosto 1913

Data di richiesta: 19 dicembre 1940

Affondato il: 19 aprile 1941

Lunghezza: 97,07 metri

Larghezza: 12,90 metri

Stazza lorda: 3.329,19 tonnellate lorde Motore:

una macchina a vapore a tripla espansione a tre cilindri, con potenza nominale di 249 CV, tre caldaie, un'elica

Velocità massima: 10,2 nodi

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